GINGA DENSETSU RIKI
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Ginga Densetsu Riki è stato pubblicato per la prima volta sulla rivista
Weed World nel 2001, per poi essere rilasciato in un unico volume da
Nichibun Comics.
Nel 2007 esce una seconda edizione, mentre
Ginga Densetsu Weed era in corso; Yoshihiro Takahashi ha spiegato di voler raccontare la storia del fondatore della Ohu Army, Riki meritava che si parlasse del suo passato prima di diventare il Grande Leader.
Riki è figlio del più grande cacciatore di orsi di Ohu, il cane Akita Shiro, molto rispettato tutte le persone e i cani del villaggio.
Era nato come il più piccolo della sua cucciolata, l'unico dal pelo rosso, ed era molto più piccolo dei suoi fratelli. Un mese dopo la nascita dei piccoli, il proprietario di Shiro, Takeda Gohe, si presenta alla mamma dei cuccioli e compagna di Shiro, Yamabuki, per prelevare uno dei cagnolini e trasformarlo in un cacciatore di orsi: a causa del suo stato di ebbrezza, osserva tutti i cuccioli tranne Riki, e finisce col prenderne uno molto somigliante a Shiro. Il resto della cucciolata trova una bella casa, tranne appunto il più piccoletto, scartato perché dall’aspetto un po’ infelice. Mosso a compassione, il padrone di Yamabuki decide di tenerlo, e lo chiama “Riki”, ovverro “grande e forte”, un nome che sia di buon auspicio.
Al quarto mese di vita di Riki, la prima proprietaria di Yamabuki, anziana e sola, esprime il desiderio di portare a casa con sé la cagnetta per averla vicina nei suoi ultimi giorni; distrutto dalla separazione, il piccolo Riki scappa di casa per inseguire sua madre. Tuttavia, lungo la strada viene intercettato ed attaccato da un branco di cani randagi capeggiato da Heiji: anche se riesce a scappare, stanco per la lotta, scivola in un fiume, rischiando di annegare. Per fortuna, Shiro è nei paraggi e salva il cucciolo, non sapendo che si tratta di suo figlio (al contrario di Riki, che sa chi ha di fronte), nutrendolo e curandolo. In un secondo momento, Riki racconta l’accaduto, e Shiro lo sprona a diventare più forte e a non piangersi addosso, per poi andarsene. Commosso dalle parole di Shiro e dalla sua dimostrazione di potenza, Riki torna dai suoi proprietari e comincia subito a mangiare di più, cercando di diventare più forte.
Un mese più tardi, durante il tentativo di visitare di nuovo la madre, il piccolo Daisuke, che ha tre anni, cade giù dalla strada col triciclo per evitare un camio, e tutto ciò avviene davanti agli occhi di Riki; quando il conducente si rende conto di ciò che ha fatto, scappa a tutta velocità per evitare le sue responsabilità.
Riki vuole lanciare l’allarme: sale sulla collina e ulula con tutta la sua voce… Ma purtroppo, i suoi ululati arrivano alle orecchie sbagliate: ecco ricomparire, infatti, Heiji e i suoi scagnozzi, che, spinti dal loro odio per gli esseri umani, cercano di uccidere Daisuke. Determinato a salvare il ragazzo, Riki si precipita e attacca i nemici: nonostante sia da solo contro tanti, si sa difendere molto bene, riuscendo a ferire gravemente Heiji e quasi ad uccidere uno dei suoi compagni di branco. Prima che la lotta prosegua, si sente uno sparo: il colpo è partito dal fucile di Takeda Gohei, e fa scappare i nemici; Shiro è con lui, e mentre l’umano si rende conto delle potenzialità che ha Riki, il cane riconosce con orgoglio il cucciolo come suo figlio.
Da quel punto in avanti, Riki è ufficialmente riconosciuto come figlio di Shiro per il suo coraggio nel salvare Daisuke guadagnandosi il rispetto e l'amore degli abitanti del villaggio; il branco di Heiji non gli darà più fastidio, e il cucciolo corre ogni giorni per un centinaio di chilometri per andare a trovare la madre.
Nel corso del tempo, cresce rapidamente in termini di dimensioni, diventando più forte e più potente che mai. Con il tempo Riki raggiunge la sua prima adolescenza: quando ha circa 3 anni, si registra un aumento del numero e la gravità degli attacchi di orsi in montagna. Ormai, il vero killer è stato identificato come Akakabuto, un maschio adulto con una striscia dorsale di brillante pelo rosso. Insieme a tre volontari, Takeda, con tutti i suoi cani, tra cui il fratello bianco di Riki, parte per il monte Kurikoma per rintracciare e uccidere l'orso pericoloso prima che possa causare ulteriori danni. Anche se è stato lasciato a casa, Riki è deciso a seguire il padre e corre dietro il camion.
Akakabuto dimostra di essere un avversario molto astuto, attirando i cacciatori in un agguato prima di farli fuori facilmente. Ben presto, solo Takeda ei suoi cani sono ancora in piedi: Akakabuto si scaglia contro Takeda, colpendolo alla testa, strappandogli l’orecchio destro e procurandogli una grossa ferita, per spostare poi la sua attenzione sui cani. In questo momento, Riki sorprende l'orso saltando da un terreno più elevato, aggrappandosi alla sua testa. Impressionato dal coraggio del figlio, Shiro conduce gli altri cani all’attacco di Akakabuto: i cani vengono uccisi uno per uno, lasciando solo Shiro e Riki. Riconquistato il fucile in tempo, Takeda vendica suoi cani morti, aprendo il fuoco contro Akakabuto: il proiettile perfora l’occhio dell’animale, entrandogli nel suo cervello, rendendolo pazzo e più selvaggio che mai. Shiro decide quindi di sacrificarsi per proteggere il suo figlioletto e il suo padrone, buttandosi giù nel burrone insieme con l’orso, e urlando al figlio di crescere sano e forte e di non arrendersi mai, perché un vero cane da caccia all’orso non lo farebbe mai.
L’orso, tuttavia, sopravvive alla caduta, sdraiandosi per un po’ per riprendersi: ciò fa sì che Takeda Gohei si prefigga come unico scopo nella vita il suo abbattimento, anche se il cacciatore ha ormai una certa età. Riki diventerà il nuovo cane di Gohei, e in un secondo momento incontrerà una femmina di Akita di nome Fuji, di proprietà del padre di Daisuke, con la quale avrà tre cuccioli, di cui uno molto speciale, dal pelo argentato e tigrato…
I personaggi del manga. Da sinistra: Riki, Shiro, Yamabuki, Takeda Gohei, Akakabuto e Daisuke.
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SOURCE: GINGA WIKI
